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𝗥𝗼𝗺𝗮-𝗠𝗼𝗻𝘇𝗮 𝟰-𝟬, 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗼𝘀𝗶

Normale amministrazione il match del monday night contro il Monza. La Roma stende i Lombardi 4-0 grazie ai gol di Saelemakers, Shomurodov, Angelino e Cristante.

La gara parte in discesa per i giallorossi si fa sin da subito in discesa grazie al gran gol di Saelemakers e ad un atteggiamento molto propositivo da parte dei capitolini. Dall’altra parte il Monza (per via delle tante assenze e le difficoltà di Nesta nel dover far riquadrare un gruppo completamente stravolto dopo il mercato di gennaio) entra in campo con un atteggiamento molto remissivo nella speranza di ripartire in contropiede. Il raddoppio arriva al trentaduesimo grazie al gol di Shomurodov, su assist di un sempre più ispirato Soule. Da segnalare la grande parata di Svilar a fine primo tempo, sulla conclusione sporca, ma insidiosa, di Ganvoula.

Il secondo tempo comincia sulla falsa riga del primo, Roma in pieno controllo del match, che cerca però di congelare il possesso, per attirare il Monza alla pressione, per poi colpire. Al settantatreesimo Angelino chiude il match con un diagonale mancino che si insacca all’angolino, confermando il suo periodo d’oro. Prima del novantesimo arriva anche il gol di testa di Cristante che sigla il 4-0.

A livello tattico è stata una partita che ha offerto anche qualche spunto interessante; il modulo di partenza della Roma era un 3-4-2-1, con Saelemakers quinto a destra, Angelino quinto a sinistra e Soule e Baldanzi dietro Shomurodov, che era il riferimento offensivo. Nel corso del match però, i giallorossi si schierano con più sistemi, infatti dal modulo di partenza, si è passati ad un 4-2-3-1 in fase di possesso, con il tridente Saelemakers, Baldanzi e Soule dietro a Shomurodov unica punta, Pisilli e Cristante coppia di centrocampo e Angelino abbassato a terzino sinistro, con Hummels e Ndicka centrali e Mancini allargato a terzino destro (o il famoso tre e mezzo). In fase di non possesso invece si passava ad un 3-5-2, con Baldanzi e Shomurodov attaccati, Soule abbassato come quinto a destra Saelemakers interno di centrocampo a sinistra e Angelino quinto. Insomma, una squadra molto versatile, capace di cambiare pelle in varie fasi della gara.

Ora la testa è a domenica, la gara contro il Como infatti è piena di insidie, come detto anche da Claudio Ranieri nel dopo partita, elogiando il grande lavoro di Fabregas e del club lombardo, che con i suoi gioielli Paz e Diao, spaventa un po’ tutti. La Roma dovrà affrontare al meglio il match anche dal punto di vista dell’intensità, visto che la squadra di Fabregas, nella partita di domenica contro il Napoli, ha dimostrato di essere molto attiva e concentrata nel corso dei  novanta minuti, grazie soprattutto al grande lavoro del suo allenatore.

La Roma grazie alla vittoria di ieri si porta ad una lunghezza da Milan e Bologna (che si affronteranno in settimana) e a due punti dalla Fiorentina. Dall’arrivo (o ritorno per essere più precisi) di Claudio Ranieri, pensare di poter affacciarsi alla zona Europa, sembrava un totale miraggio, ora però c’è da non abbassare la guardia e continuare a lavorare, per capire veramente a cosa si può ambire, ricordiamoci anche che le partite più difficili (le sfide contro le grandi), che la Roma soffre da tanti anni, devono ancora arrivare. In tutto ciò ci sarà, un ottavo di Europa League complicatissimo, contro l’Atlhetic Bilbao dei fratelli Williams e Sancet, vogliono di arrivare in fondo alla competizione, visto che la finale si giocherà proprio in casa del team basco. La strada è ancora lunga e vedremo dove saremo a maggio



𝘎𝘢𝘣𝘳𝘪𝘦𝘭𝘦 𝘔𝘰𝘳𝘦𝘵𝘵𝘪, 𝘓𝘢𝘝𝘰𝘤𝘦𝘋𝘦𝘭𝘭𝘢𝘓𝘶𝘱𝘢 💛❤️

 
 
 

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